COSTRUTTORI D’AMORE – CONFERENZA
di TIZIANA CODA-ZABET // CONFERENZA DI APERTURA SYMPOSIUM
Sabato 17 giugno 2023
H 9.30 – 10.00
ABSTRACT
“Verranno tempi migliori, perché il destino dell’umanità è l’amore.”
CAMPIONI D’UMANITÀ
Sogno un’umanità che si abbraccia e si bacia con gioia di vivere,
dove la solitudine non esiste come sentimento,
dove ognuno riconosce la sacralità dell’altro.
Un mondo dove poter connettersi attraverso gli sguardi,
l’abbraccio e il movimento naturale,
è il corpo che parla in forma più eloquente che le parole.
E so che questo è possibile,
soltanto che necessita che non sia un sogno solo di uno,
ma sia una visione di molti.
Celebriamo la Vita,
danziamo un’umanità unita e senza differenze di religioni
e idee politiche.
Con tanta speranza di pace e amore tra tutti gli esseri.
Rolando Toro
Difficile parlare di amore, un sentimento che molto spesso si avvicina ad un‘astrazione, a un ideale, un termine così abusato, a cui si sono dati infiniti significati.
Jung dice che Amore è un dio, una forza psichica, archetipica, arrivando a pensare che, forse, noi siamo strumento di un Amore cosmico permeante la realtà.
Noi esseri umani chiediamo Amore, anche se spesso – a contatto più profondo con questa forza cosmica – ne siamo intimoriti. Perché Amore è un Dio che trascina e scombussola, elemento trasmutativo per eccellenza, intimamente collegato con la vita e la morte.
E dunque è possibile essere “costruttori di amore”?
L’Educazione Biocentrica e la Biodanza, riconoscendo il Principio Biocentrico come base della realtà, ci indicano una possibile strada: Cogliere la bellezza collaterale, il collegamento con ogni cosa.
Per questo è necessario cambiare il nostro approccio alla conoscenza, attenendosi al metodo fenomenologico: lo stile predominante del pensiero usato nella scienza tradizionale è il riduzionismo (Cartesio), in cui si tenta di ottenere una comprensione completa e il controllo del fenomeno suddividendolo nelle parti che lo compongono. Questo pensiero non funziona per comprendere il vivente, aree come biologia, ecologia o vita sociale umana, dove complesse interazioni non lineari sono la regola, hanno bisogno di un pensiero sistemico (Fritjof Capra).
Il pensiero sistemico suggerisce che la metafora del controllo è la base sbagliata su cui costruire una fruttuosa relazione con la natura – la partecipazione (il passo avanti che la Biodanza ci invita a fare) è evidentemente più appropriata. Per partecipare pienamente dobbiamo sviluppare una profonda sensibilità intuitiva verso la qualità delle cose, l’intuizione d’un tratto offre alla coscienza un nuovo modo di vedere, spesso dopo che la mente pensante ha attivato l’inconscio attraverso un’attenzione concentrata su un fenomeno.
Le percezioni olistiche, intuitive, ci collegano con la funzione del sentimento di Jung, quindi con il dominio dell’etica, la capacità di decidere se una cosa è giusta o sbagliata, buona o cattiva.
La scienza olistica si occupa quindi di riunire fatti e valori secondo modalità che permettano di esplorare nuove possibilità di vivere armoniosamente con la Terra, che permettano di vivere una relazione animistica con la Terra: una sfida difficile, dato che la visione oggettivista da cui proveniamo osteggia qualunque idea di un universo vivo, creativo e intelligente.
J. HILLMAN: Abbiamo bisogno di un nuovo linguaggio, di una nuova visione, concedendo a un diverso tipo di intimità di svilupparsi, in cui il bisogno di controllo è sostituito da una stimolante soggezione per la sorprendente bellezza e intelligenza che dimora nel cuore di tutte le cose, perché il mondo sente davvero, siamo collegati ad esso e radicati in esso, e la dimensione etica è presente con noi fin dall’inizio. Connessione con la vita, principio biocentrico, etica biocentrica.
MERLEAU-PONTY parla della “carne del mondo”.
RICHARD NELSON, antropologo: “la popolazione Koyukon tradizionale vive in un mondo che osserva, in una foresta di occhi. Una persona che si muove nella natura non è mai veramente sola. L’ambiente circostante è consapevole, dotato di sensi, personificato. Sente. Può essere offeso, e deve, in ogni momento, essere trattato con il dovuto rispetto”.
ROLANDO: “il rispetto per la natura si acquisisce stando nel bosco di notte”.
STEPHAN HARDING – “TERRA VIVENTE” ed. Aboca: la fisica moderna ci mostra che niente nell’universo esiste in isolamento, tutto dipende per la sua esistenza dalle sue relazioni con qualunque altra cosa.
La materia vibra di esperienza e sente fino alle radici più profonde, avendo una capacità creativa di agire e sperimentare che richiede la nostra considerazione etica. Ci rendiamo conto della sua profonda saggezza nella radice etimologica della parola “materia”, che proviene dal latino mater (madre) e da matrice, quindi il grembo.
TIZIANA CODA-ZABET
Sono nata danzando, la mia vita è stata e continua essendo ricca, intensa, piena di passioni.
Sono diventata madre prima dei vent’anni, ed oggi sono madre di 4 figli e nonna di 5 nipoti, grata alla vita di tanta abbondanza e amore.
Sono stata insegnante di scuola elementare, occupandomi di dinamiche relazionali e di educazione alla salute.
La mia formazione è iniziata da bambina con corsi di danza classica e continuata da adulta con danza jazz e contemporanea, meditazione Zen, teatro, aikido, tai qi, Biodanza, massaggio, floriterapia, cristalloterapia, reiki, in Italia, Argentina, Brasile e Srj Lanka.
Mi sono avvicinata al Buddismo Zen ed ho collaborato alla fondazione del primo dojo Zen (luogo di pratica) a Torino nel 1968 insieme a dai-do Massimo Strumia, con il sostegno del maestro François-Albert Viallet Soji Enku Roshi.
Negli anni ’90 ho incontrato la Biodanza, ho intrapreso la formazione e oggi sono insegnante titolare didatta di Biodanza, co-direttrice della Scuola di Formazione di Biodanza del Piemonte, collaboro ai processi di formazione in diverse scuole italiane ed estere, conduco stage e corsi settimanali di approfondimento e per inizianti e lavoro in Scuole Materne, Elementari e Medie con bambini, adolescenti, genitori e figli, e insegnanti.
Ho partecipato come Assistente agli incontri con malati di Parkinson e Alzheimer organizzati nel 1996 dal prof. Rolando Toro Araneda e dal prof. Romeo Lucioni, psichiatra, in collaborazione con la facoltà di medicina dell’Università di Pavia.
Nel 2002-2003, in collaborazione con Roberta Ceraolo, ho organizzato un ciclo di conferenze sul tema: ’Le vie della guarigione. Riflessioni sulla consapevolezza come autoguarigione’ partecipando come conferenziera con ‘L’arte del contatto’ alla relativa pubblicazione, Edizioni Angolo Manzoni.
Nel 2008 ho presentato la Biodanza all’interno della rassegna Torino Spiritualità.
Dal 2007 al 2009 ho collaborato con il gruppo culturale ‘Oròn orònta’ in una serie di appuntamenti con la filosofia.
Sono socia dell’Associazione Biodanza Italia, ne sono stata Presidente dal 2010 al 2013.
Specializzata in Biodanza per bambini e adolescenti, Biodanza in massaggio, Identità e quattro Elementi, Espressione in Argilla, Progetto Minotauro, Introduzione allo Sciamanesimo, Biodanza Acquatica e Voce, Musica e Percussioni.
Nel 2009 ho fondato la prima Scuola Parentale Biocentrica per bambini da 1 a 14 anni a Torino, in cui si approfondisce lo studio e la pratica dell’Educazione Biocentrica, dall’intuizione di Rolando Toro Araneda: www.lavitaalcentro.org
Divenuta formatrice in Educazione Biocentrica, lavoro ad un progetto di Scuola Superiore Biocentrica.
Organizzatrice dei Symposium annuali di Educazione Biocentrica, a Torino, dal 2017 a tutt’oggi.