6° SYMPOSIUM EDUCAZIONE BIOCENTRICA
“Femminile, il luogo della cura”
18-19 giugno 2022 – Torino
Nei dizionari, il termine Femminile esiste solo in quanto aggettivo, e significa: relativo a qualcosa o qualcuno di genere femminile.
Ebbene, noi di questo aggettivo ne abbiamo fatto un sostantivo. Un’assunzione di identità, di valore, di dignità. Il riconoscimento di una forza, diversa e complementare a quella del maschile, ma altrettanto fondamentale.
E siamo andati oltre, abbiamo fatto del femminile un luogo, al di là e al di fuori dei corpi, un luogo che può trovarsi ovunque: nella donna, nell’uomo, nelle situazioni, nelle case che abitiamo, nei quartieri delle nostre città, nella natura…
Può trovarsi ovunque ci si viva come strumenti di vita, medium della vita, ovunque si riconosca che la vita è la linea-guida di tutta l’evoluzione.
Può trovarsi ovunque si riconosca che il principio antropocentrico è giunto al capolinea, e che la sopravvivenza esige un cambio di paradigma al principio biocentrico: mettere più vita nella vita, prendendosi cura di ogni forma del vivente.
E cura indica per noi, oltre la disponibilità all’ascolto, l’attenzione all’altro, la capacità di condivisione con l’altro, saper enfatizzare il sostenere rispetto all’acquisire.
Dunque la cura implica umiltà rispetto al riconoscimento dei limiti e dell’imprevedibilità, un accogliere di buon animo ogni manifestazione di vita.
E un andare oltre l’estraneità per progettare e costruire un mondo più accogliente e vivibile, per tutti.
RELATORI
FACILITATORI
MUSICISTI
tra CONFERENZE ed INTERVENTI
LABORATORI
tra VIVENCIAS e RITUALI
Programma
Sabato 18 giugno 2022
9.00 - 9.20
REGISTRAZIONE
9.30 - 10.15
IN PALESTRA O ALL'APERTO
INAUGURAZIONE e CONFERENZA DI APERTURA
con TIZIANA CODA-ZABET ed il Consiglio Direttivo dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE LA VITA AL CENTRO. BAMBINI E GENITORI
10.15 - 11.00
PALESTRA
M.Rosemberg ha sviluppato la Cnv negli anni 60 partendo dalla considerazione...
M.Rosemberg ha sviluppato la Cnv negli anni 60 partendo dalla considerazione che il nostro linguaggio abituale è basato sul dualismo buono/cattivo, giusto/sbagliato, bello/brutto e ci porta a rapportarci, nei momenti di difficoltà, in termini di critiche, pretese, sensi di colpa, vergogna.
Questo è un linguaggio che aliena dalla vita perchè non ci mette in contatto col mondo dell’altro né con il nostro vissuto nel qui ed ora, inoltre genera umiliazione, squalifica, pregiudizi, sospetti ecc.
11.30 - 12.30
IN NATURA
FEMMINILE, IL LUOGO DELLA CURA
facilitata da BENEDETTA TRINGALE e TIZIANA CODA-ZABET , VIVENCIA
Perché femminile? Se cerchiamo nei dizionari, il termine Femminile esiste solo...
Perché femminile?
Se cerchiamo nei dizionari, il termine Femminile esiste solo in quanto aggettivo, e significa: relativo a qualcosa o qualcuno di genere femminile.
Interessante vedere quali sono i sinonimi indicati, cioè quali sono le qualità riconosciute al femminile nella nostra società “tanto evoluta”: effeminato, debole, fiacco, molle, snervato, muliebre oppure , in senso figurato: dolce, tenero, delicato, fragile, grazioso, aggraziato, armonioso.
Relatori, facilitatori e muscisti 2022
SABATO 18 GIUGNO 2022
DOMENICA 19 GIUGNO 2022